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ELEZIONI AMMINISTRATIVE MODENA

ELEZIONI POLITICHE EUROPA 2024

(7.2.4) Programma Uniti per Modena - Politica urbanistica per Modena:

 

L’immagine di Modena presenta una città operativa e viva, inclusiva, aperta a nuove categorie di cittadini rappresentate da persone giovani, quali lavoratori, studenti universitari, dirigenti e operatori, visitatori, con domicilio temporaneo; la nuova organizzazione del lavoro, dell’industria, dell’università e della ricerca, della sanità, della cultura e del turismo, hanno mutato progressivamente la composizione dei city users, di chi vive quotidianamente la città. 

 

Un’ampia parte della popolazione stabile, residente, che ammonta in totale a 185.000 abitanti, è in parte sempre maggiore rappresentata dalle categorie più deboli: anziani, bambini, lavoratori stranieri, migranti. Queste persone presentano mobilità e risorse economiche limitate, ma godono di un consolidato sistema di welfare, per la gran parte a gestione pubblica, costituito da scuole, centri anziani, strutture sanitarie e assistenziali, impianti sportivi, parchi attrezzati, ecc. 

 

Un’ulteriore categoria corposa di persone è rappresentata da coloro che accedono quotidianamente alla città dalla provincia, dall’hinterland, dalle province vicine: i cosiddetti pendolari, che per ragioni contingenti di lavoro, di studio, di accesso ai servizi sanitari o terziari, entrano ed escono nella stessa giornata, senza poter vivere 3 appieno l’offerta complessiva della città, che è parte di una rete di centri e altri luoghi in cui risiedono. 

 

Il sistema di sviluppo territoriale policentrico pianificato alla metà degli anni ’70 con il modello amministrativo dei comprensori, calato su una provincia già articolata in più poli funzionali, ha portato oggi ad avere la provincia più abitata della regione (701.000 abitanti), seconda solo a Bologna con 1 milione di abitanti, e con un’estensione maggiore di 1/3 e il solo capoluogo di 390.000 abitanti; con la provincia di Reggio Emilia, terza, si è poi venuta a creare un’area urbana diffusa, oltre i confini provinciali, densa di centri abitati e poli produttivi. 

 

La delocalizzazione, programmata dal centro di Modena verso i comuni dell’hinterland, ha prodotto una vera e propria città metropolitana, che oggi non viene però riconosciuta come tale e presenta una crescita esponenziale di problematiche irrisolte in termini di mobilità, attrezzature e servizi e di inquinamento atmosferico insostenibile. L’attuale modello amministrativo, composto di singoli comuni, risulta inadatto ad affrontare questo scenario. 

 

Come ripensare la città in questo scenario per renderla attrattiva, funzionale e sostenibile, vicina ai cittadini?