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PROGETTO DIDATTICA

DIGITALE INTEGRATA

2021 05 05 POLIeTICA 301 (Scuola – Proposta di Didattica Digitale di Vicinanza divisa in aree argomentate) di Antonio Campo

 

Parto dalla considerazione che la “scuola” è un mondo complesso perché è la parte della vita che deve insegnare alla persona umana ad abbracciare la complessità e diventare una soluzione dove complessità minori non risolvono o risolvono semplicemente spostando il problema dove diventa meno gestibile e più dannoso.

La complessità della scuola riguarda in primo luogo il fatto che non si finisce mai d’imparare e che ad ogni età vi sia un modo diverso d’imparare e d’insegnare.

Questa esposizione vi permetterà di poter farvi un’idea di una “visione” della scuola molto riformatrice che ambisce a proporsi in agenda politica facendo risaltare come il considerare la spinta verso l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione dia alla scuola una complessità capace di tirarla fuori dal pantano culturale in cui si dibatte senza essere quell’aiuto essenziale alla società.

L’esposizione della Didattica Digitale di Vicinanza avrà la struttura di un ipertesto che affronterà aree tecniche, tecnologiche e logistiche, aree di organizzazione e gestione del personale e dei clienti, aree di metodo didattico, di materiali e di nuovi obbiettivi della didattica, …e molto altro.

Inizio con l’esporre un elenco di titoli e sottotitoli che delinea per punti questa complessa visione portando il lettore ad una sistematica esposizione o permettendogli di seguire un proprio itinerario d’interesse visto che molti punti trattano questioni che sembrano molto tecniche per un profano di quell’aspetto ma che sono qualificanti inserendosi nel contesto complessivo e risolutive di effetti collaterali indesiderati che si paleserebbero se non vi fosse già questo o quell’elemento che anzi pareva solo un dettaglio e non una soluzione essenziale.

Parto dalla parte più tecnica ma che più permette di approcciarsi come non mai alle problematiche della scuola.

Oggi la telecomunicazione permette agli elaboratori digitali ciò che mai era stato permesso all’umanità se non per progressivi avvicinamenti dello spazio-tempo sociale.

“Il villaggio globale” di Marshall McLuhan concetto usato per la prima volta dallo studioso delle comunicazioni di massa nel suo saggio “Gli strumenti del comunicare” in cui vedeva, nel passaggio dall’era della meccanica all’era elettrica e già a quella che nel 1964 si vedeva come era dell’elettronica, un continuo restringersi del mondo in quanto distanze sempre maggiori venivano a trovarsi a portata di poche ore fino a poter contattare ogni luogo istantaneamente con i medium della radio, TV, telefono (ed oggi diremmo il WEB).

Il mondo nuovo è per McLuhan diventa decentralizzato e diffuso passando dalla soggettiva visione nella dimensione di villaggio, alla spersonalizzata visione globale, concetto che ampliò in "War and Peace in the Global Village" (1968), evidenziando come la globalizzazione del villaggio "elettrico" apportasse e stimolasse più "discontinuità, e diversità, e divisione" di quanto non accadesse nel precedente mondo meccanico.

Oggi abbiamo la pressoché simultaneità di contatto audio-video-dati tra due luoghi molto distanti con una qualità degli stessi anche maggiori dell’incontro e “contatto” non mediato da strumenti.

La tecnologia cambia l’identità umana, la sua organizzazione sociale e il modo con cui si trasmette la conoscenza e si formano i nuovi cittadini.

Una cultura orale trasmetterà la propria visione del mondo e formerà in modo diverso da una cultura che usa i testi scritti e lo spessore storico e l’indipendenza individuale nel formarsi cambia come cambia in una società la cui democrazia è assicurata da giornali e radio piuttosto che da cantastorie sia nel tempo occorrente alle informazioni di viaggiare sia per il tempo che esse rimangono disponibili ed accessibili.

Oggi abbiamo l’istantaneità, una memoria enorme e dettagliata di testi, audio, immagini, video e un’accessibilità alla maggioranza della popolazione …quello che non si è evoluto con la stessa velocità e profondità è la mente umana e il sistema di alfabetizzazione alla ultima tecnologia vigente.

La Proposta di Didattica Digitale di Vicinanza offre una “visione” di proposta politica di riforma epocale della scuola integrando la tecnologia digitale con il meglio della scuola non digitalizzata creando un “ambiente” un “continuum” di esperienza formativa da 0 a 110 anni come investimento della società in miglioramento di sé stessa.

Molte delle carenze ed inefficace della scuola non digitalizzata sono emerse proprio perché incapace di essere utile come agenzia di sviluppo nella società ormai digitale e già prossima all’intelligenza elettronica e ad implementazioni della stessa con l’umanità.

Inizio l’elenco:

1 Aspetti tecnologici delle digitalizzazione della scuola.

1.1 Connessione

Connessioni da a:

1.      connettere le strutture scolastiche (collegamento puntiforme dedicato a tutte le strutture didattiche sul territorio);

2.      connettere gli studenti ed insegnanti a casa (collegamento a ripetitori tipo wimax per aggancio a network dati dedicato alla didattica che ha tutti i protocolli di identificazione, protezione);

3.      connettere gli studenti ospedalizzati o con minorità temporanee o permanenti (collegamento personalizzato con ambiente digitale compensante);

Connessioni sicurezza:

1.      riservatezza dati (criptatura, accesso autorizzato, cancellazione selettiva);

2.      accesso identificato certificato ed autorizzato (identità elettronica individuale universale);

3.      salubrità (sistema di gestione frequenze e trasmissioni cablate e non):

Connessioni costi e risparmi:

1.      costi, risparmi e utili per la società (Costi: investimento in qualità umana, Risparmi: diminuzione traffico scolastico, Utili: presidio del territorio, cittadinanza consapevole, aumento relazioni sociali);

2.      costi, risparmi e utili per le comunità locali (Costi: strutture locali diffuse e loro manutenzione Risparmi: diminuzione dello spopolamento per mancanza di servizi Utili: creazione di attività e di consumatori);

3.      costi, risparmi e utili per le famiglie (Costi: azzerati Risparmi: oltre ad azzeramento costi economici che portano alla rinuncia ed abbandono scolastico vi è guadagno di tempo nelle cure parentali e partecipazione della famiglia come agenzia educativa coordinata con l’agenzia scolastica; aumento delle relazioni sociali con finalità di autopromozione ad ogni età);

4.      costi, risparmi e utili per i singoli (Costi: impegno permanente allo studio Risparmi: tempo personale Utili: promozione sociale e riqualificazione lavorativa con relativo aumento del tenore dovuto al reddito);

1.2 Trattamento informazioni:

1.      accessibilità dati solo ai titolari autorizzati (criptatura e tracciamento con agente iscritto con metadato sul dato di coloro che vi hanno fatto accesso e uso);

2.      integrità del dato e verificabilità delle modifiche (criptatura con agente a memoria di modifiche);

3.      anonimizzazione dati a fini statistici e di studio;

4.      cancellazione selettiva temporizzata fino ad arrivare ad autocancellazione (utilizzo di agenti con programmazione di autoeliminazione);

5.      legislazione su tenuta illecita di dati didattici sensibili e sanzione penale o civile del danno eventualmente causato.

1.3 Postazioni didattiche digitali ottimizzate:

1.      Postazione in strutture didattiche centralizzate (Scuole dotate di servizi accessori quali (laboratori, palestre, campi sportivi, auditorium multifunzionali, mense, alloggi);

2.      Postazione in strutture didattiche diffuse di prossimità sia pubbliche che convenzionate (strutture con piccola capienza di postazioni didattiche digitali ottimizzate e personale di presenza ed assistenza collegate alle sedi centralizzate con connessioni e con servizio di trasporto dedicato che può portare nelle sedi centrali per attività avanzate o di socializzazione);

3.      Postazione in strutture non didattiche (ospedali);

4.      Postazione in locali privati a nolo o a cessione gratuita (appartamenti, negozi, uffici, polisportive, parrocchie, …);

1.4 Postazioni didattiche di Didattica Digitale di Vicinanza per tipologia:

1.      postazioni digitali ottimizzate singole o multiutente ma minimali;

2.      postazioni digitali ottimizzate singole o multiutente con simulatore 3d o olografico di realtà simulata o aumentata;

3.      postazioni digitali ottimizzate singole o multiutente personalizzate a compensazione di carenze;

1.5 Salubrità delle postazioni di Didattica Digitale di Vicinanza:

1.      riciclo o ricambio d’aria (riciclo con aspirazione e controllo dei flussi d’aria e rigenerazione della stessa con sterilizzazione e climatizzazione temperatura, umidità e micro-polveri o ricambio d’aria con condizionamento temperatura, umidità e micro-polveri);

2.      igienizzazione e sterilizzazione delle superfici (pulizia e sistemi di sterilizzazione passiva data dai materiali ed attiva data da irraggiamento o sostanze);

1.6 Sistema di videosorveglianza

1.      telecamere e microfoni multipli sia per nr che per tipologia integrati ad intelligenza artificiale anti furto, anti vandalismo, anti bullismo che contestualmente possono riprodurre l’ambiente in realtà aumentata con i soggetti collegati in remoto;

1.7 Attrezzatura digitale predisposta per rendere inutile il furto

2.      Attrezzatura e device dotata di componenti attivabili ad intervalli regolari solo in presenza di codici trasmessi da dispositivi accoppiabili custoditi in cassettiere blindate e gli stessi caricati di capacità di attivazione solo per un periodo limitato;

3.      sistema di hardware e software nei dispositivi che segnala la propria posizione geolocalizzata ad intervalli irregolari;

4.      sistema di vigilanza attiva dei locali vuoti da remoto assegnata random a personale di vigilanza nelle sedi centrali;

2 Aspetti organizzativi

2.1 organizzazione territoriale delle strutture didattiche:

ogni bacino didattico ha un’area territoriale che si sovrappone geograficamente parzialmente con almeno altri 3 bacini territoriali

ha un targhet approssimativo di 10.000 studenti e una consistenza approssimativa di 1000 cattedre con un rapporto 1 a 10 di tutte le classi d’età ovvero da 0 a 110 anni;

ha almeno 3 sedi centrali più tante sedi di prossimità che assicurino per 80% una sede didattica diffusa o centrale raggiungibile entro i 2 km dalla propria abitazione e per il resto almeno entro i 4 km e opzionare la creazione di una postazione didattica ottimizzata privata presso le abitazioni degli studenti che non possono fruire delle sedi di prossimità;

2.2 ogni bacino didattico ha servizi:

1.      trasporto dedicato tra le strutture didattiche:

2.      alloggio rotazionale per studenti, personale scolastico (garantiscono periodi di frequentazione fisica nelle sedi centrali in cui si possono fare attività più strutturate);

3.      pulizia e sterilizzazione;

4.      manutenzione della strumentazione e attrezzatura, istallazione, ottimizzazione, aggiornamento, istruzione ed assistenza all’uso;

5.      ristorazione (mensa e catering veicolato nelle sedi diffuse con servizi di ristorazione automatizzata);

6.      sanitario (locale ed in telemedicina);

7.      assistenza disabilità;

8.      tutoraggio di vario tipo;

9.      amministrativo e legale;

10.   sicurezza;

2.3 reclutamento personale:

1.      ogni bacino didattico assume direttamente il personale necessario sia insegnanti che tecnico in baso alla propria programmazione di offerta formativa e collegialmente;

2.      l’assunzione è fatta per titoli, abilitazioni e punteggio ma è discrezionale e richiede 2 anni di prova e nel caso di assunzione definitiva l’assicurazione di un ciclo didattico completo di un livello scolastico del gruppo studenti affidati come uno degli insegnanti di riferimento della squadra;

2.4 carriera degli insegnanti:

Premesso che la carriera ha bisogno di almeno tre ingredienti ovvero:

1.      la differenziazione di funzioni e compiti ad ogni grado;

2.      se alcune funzioni rimangono queste si svolgono ad un livello più ampio e più complesso;

3.      il passaggio ad un livello maggiore e conseguente remunerazione è subordinato a risultati sopra la media o di eccellenza;

attualmente gli insegnanti hanno solo due livelli ovvero insegnamento con la specializzazione nella materia e dirigenza scolastica con abbandono dell’insegnamento ed una divisione per materia d’insegnamento.

Nella Didattica Digitale di Vicinanza combinata col metodo didattico a classe ribaltata e l’utilizzo di strumenti digitali (sia a scuola che a casa, sia in compresenza che in connessione, sia in sincrono che in asincrono) si ha un distacco dalla specializzazione nella materia a favore della competenza per le tecniche dell’insegnamento si produce una specializzazione nelle funzioni di:

1.      preparazione dei materiali didattici;

2.      nella preparazione dello studente;

3.      nel sostegno e nel recupero;

4.      nel potenziamento;

5.      nella valutazione e certificazione;

6.      nell’orientamento e alternanza scuola lavoro;

7.      nella socializzazione e civismo;

8.      nel coordinare piccoli gruppi per funzione;

9.      nel coordinare grandi gruppi per attività o progetto;

10.   nella collaborazione con il dirigente scolastico;

11.   nella dirigenza scolastica;

Nella Didattica Digitale di Vicinanza vi sono anche carriere per il personale non docente ma ne parliamo in altro documento

2.4.1 preparatori di materiali didattici:

1.      svolgono la preparazione dei materiali didattici. Tale attività è collegata con la modalità del metodo a classe ribaltata per cui pochi insegnanti si dedicano all’esposizione della parte nozionistica a molti studenti utilizzando o esposizioni in aule magne o con studenti collegati o con registrazioni delle unità didattiche anche preparate con gruppi di assistenza specializzati nella produzione di materiali multimediali di qualità e quindi rendendo disponibili più registrazioni per la stessa unità didattica diversificate per il metodo espositivo alle tipologie di apprendimento degli studenti e con più livelli di complessità dal basico al molto avanzato per andare incontro alle possibilità ed interessi di ogni studente.

2.      I materiali vengono validati da un gruppo d’insegnanti preparatori prima di essere resi disponibili sulla piattaforma didattica digitale per tutta l’Italia.

3.      Chi ha prodotto le unità didattiche registrate o interattive viene remunerato a percentuale dell’utilizzo, da parte degli insegnanti preparatori e degli studenti, dei loro materiali (superata una certa soglia di utilizzi base) ed ogni 3 anni dal rilascio viene valutata la performance di miglioramento media avvenuta negli studenti che hanno utilizzato tali materiali e si possono ricevere dei premi o riconoscimenti che aumentano il coefficiente di produttività attribuito come singoli e come gruppo d’insegnanti.

4.      I materiali didattici possono essere preparati anche da ditte e resi disponibili con pagamento a consumo certificato dalla piattaforma e dall’indicazione dell’unità utilizzata preferibilmente dallo studente in sede di certificazione.

 

2.4.2 preparatori di studenti:

1.      svolgono la preparazione degli studenti portando le conoscenze acquisibili con i materiali didattici in competenze con esercizio individuale e di gruppo ad unità disciplinare ed a progetto multidisciplinare. Si occupano di indicare ad ogni studente il materiale didattico testuale, registrato, interattivo più idoneo al proprio tipo di apprendimento e poi aiuta nell’esercitazione e nel coordinamento degli studenti per raggiungere gli obbiettivi e la competenza che permette loro di ottenere i risultati minimi nel progetto e i risultati nella certificazione presso terzi.

2.      Segnalano alla propria squadra d’insegnanti a cui appartengono i casi che necessitano di sostegno occasionale o i casi che è auspicabile un potenziamento delle capacità d’apprendimento.

3.      Ricevono premi remunerativi quando la squadra d’appartenenza ottiene risultati di preparazione degli studenti assegnati a riferimento superiori ad alcuni standard definiti per il bacino didattico valutati da terzi.

2.4.3 Certificatori

1.      I valutatori dono gruppi da 5 insegnanti specializzati in docimologia che effettuano valutazioni periodiche su tutti gli studenti sulle conoscenze e competenze acquisite e sugli insegnanti preparatori e tutor relativamente alle performance medie di gruppo e d individuali.

2.      Sono remunerati in più quando offrono un numero maggiore di valutazioni su richiesta e se la loro valutazione non si discosta significativamente (in media) da altri gruppi di valutatori che effettuano a campione una seconda verifica.

2.4.4 orientatori

1.      Curano un’efficace alternanza scuola lavoro cooperando con le aziende.

2.      Vengono remunerati in più in base al grado di apprezzamento dei responsabili delle attività che cooperano ed in base al grado di soddisfazione degli studenti per le attività di alternanza effettuate.

2.4.5 Socializzatori

1.      Curano l’aspetto delle relazioni sociali fra studenti, studenti ed insegnanti, famiglie ed insegnanti, e svolgono educazione di responsabilità civica ed integrazione degli stranieri, dei casi di bullismo o asocialità e casi familiari difficili.

2.      Cooperano con gli assistenti sociali e si occupano del recupero dell’abbandono scolastico entro l’età dell’obbligo.

2.4.6 Tutor onorari

1.      Sono insegnanti in pensione che si rendono disponibili in presenza o in remoto a seguire alcuni studenti.

2.      Sono remunerati simbolicamente.

2.4.6 Tutor tirocinanti

1.      Sono apprendisti insegnanti in alternanza scuola lavoro che seguono degli studenti non problematici da remoto.

2.      Sono remunerati simbolicamente. Vengono rimborsati di eventuali spese per tale attività. Acquisiscono un punteggio di qualità certificato dagli insegnanti di riferimento degli studenti da loro seguiti.

2.4.7 Tutor amici

1.      Sono studenti di un buon livello che affiancano, da remoto, studenti non problematici delle classi precedenti.

2.      Ottengono punteggi qualità nel loro curricolo scolastico.

2.4.7 Tutor di presenza

1.      Sono persone accreditate dalla direzione scolastica per la loro affidabilità e competenza ed assicurano la presenza nelle strutture didattiche di prossimità avendo capacità verificate di assistenza tecnica per la preparazione delle postazioni didattiche ed attrezzature locali.

2.      Sono pagati a tempo di presenza.

2.4.8 Coordinatori di piccoli gruppi

1.      Sono insegnanti con il compito di coordinare piccoli gruppi scelti dalla dirigenza su nulla osta del corpo docenti permanente.

2.      Sono remunerati in più al crescere del gruppo da coordinare.

 

2.4.9 Coordinatori di grandi gruppi

1.      Sono insegnanti con il compito di coordinare grandi gruppi a progetto scelti dalla dirigenza su nulla osta del corpo docenti permanente.

2.      Sono remunerati al raggiungimento delle finalità del progetto nei tempi e nei livelli di qualità stabiliti (certificati da terzi).

 

2.4.10 Collaboratori dirigente scolastico

1.      Sono insegnanti con il compito di collaborare con il dirigente scolastico scelti dalla dirigenza su nulla osta del corpo docenti permanente.

2.      Sono remunerati al raggiungimento delle finalità delle attività per cui sono richiesti nei tempi e nei livelli di qualità stabiliti (certificati da terzi).

 

2.4.11 Dirigente scolastico

1.      Come vigenza

 

NOTA BENE

1.      Gli insegnanti, con un simile tipo di organizzazione:

a.      Non sono più soli ad affrontare la preparazione degli studenti affidati e personalizzare l’insegnamento ad ognuno di loro;

b.      Non vengono giudicati e remunerati come singoli ma come squadra e per risultati medi vedendo valorizzata la capacità e l’impegno sia dai componenti della squadra che dalla relativa remunerazione legata ai risultati;

c.      Hanno una progressione della carriera legata all’impegno e alle responsabilità assunte nei progetti e nei coordinamenti fortemente legate ai risultati certificati;

d.      possono lavorare anche da remoto per l’80% del tempo se l’organizzazione lo permette mantenendo risultati superiori alla media e possono fruire degli alloggi rotazionali a pagamento nei periodi in presenza presso sedi lontane dalla loro residenza. Ciò verrebbe incontro a quel personale che per poter lavorare si fa assumere lontano dalla propria residenza che non può spostare agevolmente per ragioni personali:

2.      Gli studenti hanno:

a.      un insegnamento personalizzato;

b.      una relazione di gruppo sociale curata da specialisti;

c.      un accesso alla didattica presso strutture di prossimità senza costi e tempi di trasporto, senza costi di alloggio;

 

3 Metodo didattico

Premesso che tutti i metodi didattici possono essere efficaci si predilige il metodo didattico a classe ribaltata perché è quello che offre maggiori compatibilità e uniformità sia nelle attività svolte con strumenti digitali da remoto sia in attività con strumenti digitali nella sede ed in presenza di tutti o di parte della classe omogenea di studenti di un bacino didattico composta dai micro-gruppi assegnati a gruppi d’insegnanti.

3.1 Personalizzazione della didattica

1.      Relativamente alla personalizzazione della didattica utilizzo dei dispositivi digitali permette:

2.      Un accesso immediato a materiale registrato più adatto al tipo di apprendimento dello studente;

3.      La possibilità dello stesso di non dover prendere appunti ma seguire l’esposizione e risentire i passaggi che non ha capito più volte;

4.      Non aver bisogno di alzare la mano più volte per dire che non ha capito rallentando gli altri, facendoci una pessima figura con i compagni, non chiedendo ed accumulando lacune;

5.      Il tempo in classe può essere utilizzato più utilmente per far diventare le conoscenze acquisite dalle esposizioni registrate o simulate in competenze ottenute con esercizi assistiti in modo individualizzato da insegnanti o tutor sia in presenza fisica che da remoto e da lavori di gruppo che utilizzano le competenze acquisite o in via di perfezionamento assumendo un ruolo adeguato alle proprie capacità e partecipando a realizzazioni anche superiori alle proprie capacità;

6.      La possibilità di raggiungere lo studente in qualunque luogo ed in qualunque orario da parte di uno o più insegnanti o tutor della squadra permette degli interventi di recupero non vincolati da problemi logistici e gli scambi possono essere sincroni o asincroni adattati ai tempi di risposta dello studente;

7.      La possibilità di auto-preparazione con programmi interattivi e simulativi e l’autovalutazione con programmi di valutazione automatica integrata con la valutazione dell’insegnante preparatore o del tutor porta ad un livello di consapevolezza delle proprie possibilità ed una accettazione consapevole della valutazione dei certificatori;

8.      La formazione continua si presta bene al metodo a classe ribaltata perché permette allo studente lavoratore di apprendere le conoscenze autonomamente nell’orario più congeniale e rivedere l’esposizione quante volte sia necessario o vederne di più modalità d’esposizione per poi richiedere l’attenzione del preparatore nell’esercizio e in una valutazione preparatoria per la certificazione;

9.      Far specializzare degli insegnanti all’orientamento ed all’alternanza scuola lavoro fin dalle scuole medie permette una forte personalizzazione del percorso di studi e motivazionale di ogni singolo studente e una consulenza non occasionale ed accessoria.

3.2 lavoro di squadra degli insegnanti e tutor

1.      L’attività a classe ribaltata, pensata con gruppi di insegnanti e tutor a cui assegnare a riferimento dei piccoli gruppi omogenei di studenti, permette una ripartizione dei compiti e una personalizzazione per ogni studente concertata così come la formazione di gruppi di lavoro più ampi di studenti impegnati in attività collettive di progetto;

2.      L’utilizzo del registro elettronico e del curriculum dello studente permette ad ogni insegnante di sapere dove intervenire ed il profilo di apprendimento di ogni studente. Il curriculum si articola in un voto sintetico che è la somma di voti sintetici analitici e la relativa descrizione delle capacità ed esperienze che portano ad esprimere quei voti sintetici dati da insegnanti specializzati alla certificazione delle conoscenze e competenze o validazione di esperienze riportate dagli insegnanti o dallo stesso studente.

3.      L’attività a classe ribaltata predilige dei piccoli gruppi di cooperazione da parte degli studenti mentre vi possono essere grandi gruppi di ascolto o di partecipazione a progetti complessi ed articolati in cui ogni gruppo può collaborate ad una parte.

3.3 apprendimento continuo

1.      Far specializzare alcuni insegnanti, per ogni gruppo, all’orientamento ed all’alternanza scuola lavoro fin dalle scuole medie permette una forte personalizzazione ma soprattutto permette una conoscenza, da parte della scuola, delle effettive necessità del mercato del lavoro che dia risposte all’aspirazione ad una vita lavorativa degli studenti giovani ma di una possibilità di continua riqualificazione nella scuola che ha programmi di aggiornamento non astratti ma cogenti alle necessità del mercato lavorativo per essere utili a questo;

2.      L’utilizzo del digitale permette di far fruire le esposizioni nei tempi compatibili con le attività lavorative e vita privata e per le esercitazioni utilizzare programmi interattivi e ottenere un intervento personalizzato dell’insegnante o tutor nella messa in pratica o nelle indicazioni di quale materiale didattico sia più opportuno ed efficace per il proprio piano formativo senza la necessità di incontri fisici se non nelle esperienze laboratoriali finali;

3.4 socializzazione e civismo

1.      Viene riconosciuto dai più l’importanza delle relazioni che si creano fra studenti e studenti ed insegnanti;

2.      Queste relazioni possono essere stimolate, coltivate ed orientate a modalità corrette con insegnanti particolarmente preparati che utilizzano momenti ed attività pretesto la cui priorità è proprio quella di far socializzare e aumentare il senso civico degli studenti.

3.5 passare dalle conoscenze alle competenze

 

È una didattica che facilmente si orienta più sul potenziamento delle competenze che delle conoscenze in quanto prevale l’azione di formazione a quella di esposizione o valutazione.

 

Antonio Campo